Il duro commento di Vittorio Feltri sui movimenti pro-Pal e il luogo dove sarebbero nascosti i veri fascisti. Le parole infuocate del giornalista.
Aveva già affrontato l’argomento in passato ma Vittorio Feltri, sollecitato da un lettore de Il Giornale, non si è sottratto a dare un ulteriore parere sui movimenti pro-Pal e quello che sarebbe il “luogo” in cui si nascondono i veri fascisti. Nel suo ultimo editoriale, il giornalista ha espresso un duro commento che ha chiamato in causa anche le forze politiche.
Feltri, il commento sui movimenti pro-Pal
Nell’ultimo editoriale pubblicato su Il Giornale, Feltri ha risposto ad un lettore parlando in modo molto chiaro: “Noi tutti abbiamo ormai capito che i movimenti pro-Pal sono alquanto eterogenei e comprendono al loro interno individui violenti e pericolosi, non soltanto gente che è mossa dal desiderio di mobilitarsi in favore della popolazione palestinese”, ha esordito.
“Oltre a femministe, ecologisti, attivisti gay, a marciare in quei cortei, mescolati e mimetizzati, sono estremisti di sinistra, antisemiti, sostenitori dei terroristi islamici, soggetti che invitano alla lotta armata contro lo Stato e che, di fatto, sono andati allo scontro, lo hanno cercato, con le forze di polizia, tra cui si contano decine di feriti, pure gravi, in quanto la rottura delle ossa del bacino non è cosa di poco conto, ed è quello che ha subito un dirigente della Digos romana”.
Secondo il giornalista, certi episodi accadranno anche in futuro con “concreti pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblici” con le questure che “molto probabilmente vieteranno ancora talune di queste manifestazioni e allora la sinistra urlerà nuovamente allo scandalo, parlerà di violazione di diritti costituzionali, di abuso, di fascismo, di pugno duro del governo contro i cittadini che esprimono il loro pensiero e che protestano”.
I veri fascisti
Per Feltri l’eventuale scelta di vietare alcune di queste manifestazioni “verrà strumentalizzata per fare opposizione all’esecutivo, ma è ormai incontrovertibile che sussiste un conclamato rischio che questi cortei assumano una piega particolarmente brutale”.
In questo senso, il giornalista ha aggiunto: “E lo abbiamo visto con i nostri occhi. Le immagini parlano chiaro: gli individui a volto coperto, armati di bombe carta, bastoni, coloro che hanno divelto la segnaletica stradale per scagliarla contro gli agenti, avevano come obiettivo l’assalto del ghetto ebraico […]”.
“I progressisti blaterano di allarme fascismo, salvo poi difendere i fascisti veri, quelli che istigano all’odio razziale e alla violenza. E prima o poi sarà necessario abbandonare ogni ambiguità e adottare una posizione netta, cosa che tuttora la sinistra si rifiuta di fare per evitare di scontentare i facinorosi antisionisti e antisemiti, quindi di perdere i voti dei nemici dello Stato e delle libertà”.